Progetti 11/26/2019

Prefabbricati Baraclit al servizio dell’e-commerce Svizzero

A Cadenazzo un centro regionale ‘Street Art’ per lo smistamento pacchi

Il boom di spedizioni frutto del crescente fenomeno di e-commerce ha portato alla realizzazione di un moderno stabilimento logistico a Cadenazzo (Canton Ticino), il primo di quattro centri regionali della Posta in Svizzera. L’intervento di Baraclit si è concretizzato nella posa e montaggio degli elementi prefabbricati sia in copertura (copertura Vasari con moduli fotovoltaici integrati per 445 kWp), sia per le facciate esterne dell’edificio, trasformatisi in un vero e proprio “murale” opera di due noti artisti locali.

Committente e investitore del progetto è Stisa SA, la Posta Svizzera risulta invece locataria dell’infrastruttura usufruendo degli 8.000 mq dei nuovi ambienti che sostituiscono la precedente base distributiva, per fare fronte al considerevole aumento del volume pacchi inviati e alle esigenze dei clienti di maggior velocità nella consegna e controllo online della spedizione – come dichiara il direttore generale della Posta Roberto Cirillo.

Il nuovo fabbricato – che impiega tutti i 120 collaboratori del vecchio centro di Cadenazzo e prevede 33 porte per il carico degli automezzi nonché 37 per i furgoni – aumenta la capacità totale di spartizione fino a 8.000 invii all’ora, oltre a razionalizzare il servizio con notevoli vantaggi in termini di celerità e benefici ambientali, considerato che lo smistamento dei pacchi ticinesi direttamente sul territorio cantonale, senza più essere spediti e lavorati alla sede di Härkingen (Soletta), comporta una riduzione dei tempi e dei tragitti per il trasporto.

Come sistema di copertura Baraclit ha utilizzato tegoli Vasari in c.a.p a sezione alare costante prefiniti in stabilimento (ovvero coibentati ed impermeabilizzati con membrana sintetica in poliolefina TPO) + intercalari curvilinei BasalTop® e finestrature a tetto di tipo a shed. I pannelli di parete, prefabbricati Baraclit con finitura liscio fondo cassero, si sono prestati a divenire la più grande ‘tela’ di cemento che abbia mai accolto una pittura murale in Svizzera (168 metri di lunghezza per 6 di altezza), intitolata “Shifting Machine” e realizzata dal duo ticinese Nevercrew, giovani street artists riconosciuti a livello mondiale. Il lavoro, commissionato da Stisa e dal suo amministratore delegato Rocco Cattaneo, vuol far riflettere sulla relazione uomo-natura, progresso e trasformazioni climatiche. Una composizione d’insieme dal forte impatto visivo in cui la componente meccanica artificiale dell’uomo interagisce e trasforma la materia, gli elementi naturali di aria, acqua e terra.

Si segnala infine, a riprova della sostenibilità che ha caratterizzato l’intero intervento edilizio, che tutti i manufatti in cemento armato strutturali in uso nel progetto sono stati trasportati via treno dalla Toscana – sede centrale e produttiva di Baraclit – al sito di costruzione in Ticino mediante l’impiego di speciali convogli ferroviari, caricati nei locali di stivaggio all’interno dello stabilimento Baraclit, uno tra i pochi in Italia a vantare un collegamento ferroviario privato diretto con la rete nazionale e internazionale.

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